I toner per stampanti sono contenitori piuttosto voluminosi che contengono una polvere finissima composta da resine, carbone e particelle di inchiostro. Il meccanismo di funzionamento trasporta questa polvere su un tamburo, che la riscalda e la deposita sui fogli imprimendola sulla carta da stampare; la maggioranza delle stampanti laser sono in bianco e nero e il funzionamento del toner è simile a quello delle fotocopiatrici. Le stampanti a colori usano dei toner in colori ciano, giallo, magenta e nero e vengono usate principalmente dai professionisti del settore perché hanno un costo ancora proibitivo per gli utenti comuni. Nei toner è mescolata anche della polvere speciale di alcuni polimeri che ha una formula segreta e brevettata da ogni singolo produttore. I vari tipi di composti volatili che sono presenti nei toner delle stampanti possono essere dannosi per la salute, chi lavora nel settore e deve stampare continuamente con macchine laser è preferibile che indossi delle mascherine.
I principali istituti adibiti alla sicurezza sul lavoro si sono occupati degli eventuali danni che possono procurare i toner per stampanti quando vengono utilizzati in maniera intensiva in ambienti chiusi, ed è scientificamente provato che rilasciano nell'aria composti organici fini, sostanze volatili e ozono. L'inquinamento è maggiore durante le fasi di accensione, la stampa e la fotocopiatura. Quando si accende la stampante la ventilazione spinge la polvere di inchiostro rimasto sui toner nell'aria e durante la stampa vengono liberate altre sostanze tossiche contenute dentro l'apparecchio e sulla carta. Il procedimento provoca delle scariche elettriche che trasformano l'ossigeno in ozono, creando un'ulteriore fonte di inquinamento dell'aria. Nonostante i molti accorgimenti che adottano i produttori per limitare al minimo la produzione di sostanze inquinanti, non sarà mai possibile costruire una stampante che non produca nessun componente nocivo.
L'elevata concentrazione di composti organici che vengono liberati nell'aria durante il processo di stampa può dare fastidio a soggetti particolarmente sensibili o allergici. Essere sottoposti tutto il giorno a odori sgradevoli è una fonte di stress e mal di testa e diminuisce la concentrazione sul lavoro. Le polveri sottili liberate nell'aria da fotocopiatrici e stampanti contengono sostanze di ogni genere che si liberano nell'aria con il movimento delle ventole e del motore della macchina; solamente una minima parte è costituita dalle polveri di inchiostro, che è tra le sostanze meno pericolose. L'emissione di ozono è la più dannosa e può essere considerato un problema negli ambienti di lavoro in cui sono usate ancora vecchie stampanti e fotocopiatrici. I produttori moderni hanno ridotto al minimo l'inquinamento prodotto dai toner per stampanti che devono essere certificati per legge e rispondere a degli standard speciali predisposti dagli istituti che vigilano sulla idoneità dei luoghi di lavoro.
I principali istituti adibiti alla sicurezza sul lavoro si sono occupati degli eventuali danni che possono procurare i toner per stampanti quando vengono utilizzati in maniera intensiva in ambienti chiusi, ed è scientificamente provato che rilasciano nell'aria composti organici fini, sostanze volatili e ozono. L'inquinamento è maggiore durante le fasi di accensione, la stampa e la fotocopiatura. Quando si accende la stampante la ventilazione spinge la polvere di inchiostro rimasto sui toner nell'aria e durante la stampa vengono liberate altre sostanze tossiche contenute dentro l'apparecchio e sulla carta. Il procedimento provoca delle scariche elettriche che trasformano l'ossigeno in ozono, creando un'ulteriore fonte di inquinamento dell'aria. Nonostante i molti accorgimenti che adottano i produttori per limitare al minimo la produzione di sostanze inquinanti, non sarà mai possibile costruire una stampante che non produca nessun componente nocivo.
L'elevata concentrazione di composti organici che vengono liberati nell'aria durante il processo di stampa può dare fastidio a soggetti particolarmente sensibili o allergici. Essere sottoposti tutto il giorno a odori sgradevoli è una fonte di stress e mal di testa e diminuisce la concentrazione sul lavoro. Le polveri sottili liberate nell'aria da fotocopiatrici e stampanti contengono sostanze di ogni genere che si liberano nell'aria con il movimento delle ventole e del motore della macchina; solamente una minima parte è costituita dalle polveri di inchiostro, che è tra le sostanze meno pericolose. L'emissione di ozono è la più dannosa e può essere considerato un problema negli ambienti di lavoro in cui sono usate ancora vecchie stampanti e fotocopiatrici. I produttori moderni hanno ridotto al minimo l'inquinamento prodotto dai toner per stampanti che devono essere certificati per legge e rispondere a degli standard speciali predisposti dagli istituti che vigilano sulla idoneità dei luoghi di lavoro.