La stampa moderna: il toner.
Oggigiorno le stampanti fanno un largo utilizzo del toner. Si tratta di una sottile polvere da stampa che viene immessa nelle macchine da stampa grazie a un particolare meccanismo a cartucce. Ogni cartucce contiene il toner sigillato in un'apposita camera chiusa, mentre la polvere stessa viene letteralmente spruzzata sul foglio bianco dove viene quindi modulata grazie a un particolare tamburello. Sotto l'azione del calore, il toner si modifica fino ad assumere i connotati richiesti. Che siano immagini, figure geometriche oppure semplici lettere, la stampa con la polvere toner si contraddistingue sempre per la grande precisione, la pulizia del foglio e il dettaglio. Oltretutto, tale polvere è anche ben più economica rispetto all'inchiostro liquido presente in altre cartucce. Alla facilità e all'economia d'utilizzo si aggiunge, però, un lato particolarmente negativo: quello riguardante la salute umana, e nello specifico delle vie aeree.
Non è un segreto, del resto, che l'inchiostro del toner sia composto da una polvere molto sottile. Quest'ultima, durante il processo di stampa, può finire al di fuori della stampante passando per i vari fori della stessa e sospinta dai processi fisici di stampa. In questo modo, quando la polvere si ritrova in un'ambiente chiuso, essa può venire inspirata dalle persone che si trovano nelle immediate vicinanze. Il processo d'inspirazione è possibile unicamente per via del fatto che la polvere è troppo sottile per essere vista, e quindi molto leggera. Basta una piccola inspirazione nasale perché il toner finisca nelle vie aeree e si depositari sui tessuti respiratori. Una volta che questo viene a contatto con le cellule, esso si lega a esse e non viene, quindi, trasportato più all'interno (né emanato all'esterno per mezzo della tosse). Con il tempo, quando le parti del toner aumentano la propria concentrazione sulle vie respiratorie, viene a crearsi una situazione di malattia cronica.
Spaziando dalla bronchite, passando per l'asma, ma senza dimenticarsi di disagi ben più gravi, come il cancro, i problemi di salute che ne derivano possono essere i più diversi. Per questo si consiglia sempre d'indossare delle mascherine protettive per evitare che la polvere finisca nelle vie respiratorie, ma si blocchi alla prima barriera. Nella maggior parte dei casi si consiglia di aprire le finestre e far aerare l'ambiente di lavoro. Il vento fresco migliorerà sicuramente la condizione dei lavoratori, in quanto il toner verrà trasportato all'esterno oppure si mischierà semplicemente all'aria. In questo modo la probabilità di evitare pericolose malattie delle vie respiratorie aumenta a dismisura. Infine, tra le raccomandazioni si consiglia di posizionare la stampante a toner quanto più possibile vicino alle finestre e il più lontano possibile dai posti di lavoro. Niente sedie vicine, quindi. Ultimamente questo problema sta venendo risolto attraverso il completo isolamento delle stampanti.
Oggigiorno le stampanti fanno un largo utilizzo del toner. Si tratta di una sottile polvere da stampa che viene immessa nelle macchine da stampa grazie a un particolare meccanismo a cartucce. Ogni cartucce contiene il toner sigillato in un'apposita camera chiusa, mentre la polvere stessa viene letteralmente spruzzata sul foglio bianco dove viene quindi modulata grazie a un particolare tamburello. Sotto l'azione del calore, il toner si modifica fino ad assumere i connotati richiesti. Che siano immagini, figure geometriche oppure semplici lettere, la stampa con la polvere toner si contraddistingue sempre per la grande precisione, la pulizia del foglio e il dettaglio. Oltretutto, tale polvere è anche ben più economica rispetto all'inchiostro liquido presente in altre cartucce. Alla facilità e all'economia d'utilizzo si aggiunge, però, un lato particolarmente negativo: quello riguardante la salute umana, e nello specifico delle vie aeree.
Non è un segreto, del resto, che l'inchiostro del toner sia composto da una polvere molto sottile. Quest'ultima, durante il processo di stampa, può finire al di fuori della stampante passando per i vari fori della stessa e sospinta dai processi fisici di stampa. In questo modo, quando la polvere si ritrova in un'ambiente chiuso, essa può venire inspirata dalle persone che si trovano nelle immediate vicinanze. Il processo d'inspirazione è possibile unicamente per via del fatto che la polvere è troppo sottile per essere vista, e quindi molto leggera. Basta una piccola inspirazione nasale perché il toner finisca nelle vie aeree e si depositari sui tessuti respiratori. Una volta che questo viene a contatto con le cellule, esso si lega a esse e non viene, quindi, trasportato più all'interno (né emanato all'esterno per mezzo della tosse). Con il tempo, quando le parti del toner aumentano la propria concentrazione sulle vie respiratorie, viene a crearsi una situazione di malattia cronica.
Spaziando dalla bronchite, passando per l'asma, ma senza dimenticarsi di disagi ben più gravi, come il cancro, i problemi di salute che ne derivano possono essere i più diversi. Per questo si consiglia sempre d'indossare delle mascherine protettive per evitare che la polvere finisca nelle vie respiratorie, ma si blocchi alla prima barriera. Nella maggior parte dei casi si consiglia di aprire le finestre e far aerare l'ambiente di lavoro. Il vento fresco migliorerà sicuramente la condizione dei lavoratori, in quanto il toner verrà trasportato all'esterno oppure si mischierà semplicemente all'aria. In questo modo la probabilità di evitare pericolose malattie delle vie respiratorie aumenta a dismisura. Infine, tra le raccomandazioni si consiglia di posizionare la stampante a toner quanto più possibile vicino alle finestre e il più lontano possibile dai posti di lavoro. Niente sedie vicine, quindi. Ultimamente questo problema sta venendo risolto attraverso il completo isolamento delle stampanti.