Creare i pezzi di ricambio della Stazione Spaziale Internazionale direttamente nello spazio attraverso la famigerata stampante in 3D oggi sembra bnon essere più una soluzione così remota, infatti la Nasa ha chiesto alla Made In Spazio, aziende specializzata nel settore, di pensare alla progettazione di un macchinario che potesse funzionare nello Spazio: la stampante infatti verrà usata per generare parti della Stazione spaziale internazionale da se senza attendere l'invio di materiali provenienti dalla Terra con una lunga attesa.
Gli scienziati della Made In Spazio sono già a lavoro. Del gruppo degli esperti in stampa 3D, troviamo dei veterani del volo spaziale, l'ex astronauta Dan Barry e il presidente della Planetary Resources Chris Lewicki. Il Ceo dell'azienda, Aaron Kemmer, dice: «Le prime stampanti elaboreranno dei prototipi, come ad esempio schede dei componenti per computer».
Ma le prove di stampa senza gravità sono già iniziate, e si vuole fare partire lo sviluppo completo di questo progetto in autunno. Il progetto avrebbe anche il vantaggio di ridurre i costi di trasporto dalla terra.I compatible toner non servono con queste stampanti ma creano con materiale adatto gli oggetti.
«Stiamo lavorando con Made in Space per testare la stampa 3D a bordo della stazione spaziale», dice Michael Gazarik. C'è da ricordare che tra le tante difficoltà da affrontare nel progetto c'è proprio quella dell'assenza di gravità dello spazio.
La Nasa ha pensato alle stampanti in 3D anche per altre applicazioni come fabbricare cibo per gli astronauti.
C'è anche un altro progetto in corso: stampare in 3D una stazione sulla Luna usando il materiale lunare presente sul pianeta. L'Agenzia spaziale europea ha annunciato infatti una partnership con lun famoso studio di architettura Foster + Partners per valutare la possibilità di utilizzare il materiale della Luna in una stampante 3D per costruire li sul posto una base lunare. Una curiostià: tra i vari progetti per le stampanti in 3D c'è anche quella relativa alla costruzione di barriere coralline. L'hp laser color toner però qui non serve, si creano con materiale minerale.
Gli scienziati della Made In Spazio sono già a lavoro. Del gruppo degli esperti in stampa 3D, troviamo dei veterani del volo spaziale, l'ex astronauta Dan Barry e il presidente della Planetary Resources Chris Lewicki. Il Ceo dell'azienda, Aaron Kemmer, dice: «Le prime stampanti elaboreranno dei prototipi, come ad esempio schede dei componenti per computer».
Ma le prove di stampa senza gravità sono già iniziate, e si vuole fare partire lo sviluppo completo di questo progetto in autunno. Il progetto avrebbe anche il vantaggio di ridurre i costi di trasporto dalla terra.I compatible toner non servono con queste stampanti ma creano con materiale adatto gli oggetti.
«Stiamo lavorando con Made in Space per testare la stampa 3D a bordo della stazione spaziale», dice Michael Gazarik. C'è da ricordare che tra le tante difficoltà da affrontare nel progetto c'è proprio quella dell'assenza di gravità dello spazio.
La Nasa ha pensato alle stampanti in 3D anche per altre applicazioni come fabbricare cibo per gli astronauti.
C'è anche un altro progetto in corso: stampare in 3D una stazione sulla Luna usando il materiale lunare presente sul pianeta. L'Agenzia spaziale europea ha annunciato infatti una partnership con lun famoso studio di architettura Foster + Partners per valutare la possibilità di utilizzare il materiale della Luna in una stampante 3D per costruire li sul posto una base lunare. Una curiostià: tra i vari progetti per le stampanti in 3D c'è anche quella relativa alla costruzione di barriere coralline. L'hp laser color toner però qui non serve, si creano con materiale minerale.